
Quando sono arrivato a Bologna per la prima volta, era un pomeriggio grigio e piovoso. Le strade fuori dalla stazione erano bagnate dalla pioggia sottile, riflettendo una calda luce rossastra. In quel momento ho capito perché questa città viene chiamata la “città rossa” — non solo per motivi politici o storici, ma per le sue case di mattoni rossi, ocra e arancioni profondi che creano un’atmosfera calda e discreta.
Bologna non ha il caos delle grandi città, né i punti turistici ovunque come Firenze, ma possiede un fascino tranquillo, stratificato, che ti cattura sempre di più mentre la percorri. Voglio condividere con te i 10 angoli imperdibili che ho scoperto a Bologna — alcuni nascosti sotto i piedi dei turisti, altri celati dietro porte poco appariscenti, ma tutti parte della magia di questa città.
1. Torre degli Asinelli: la vista mozzafiato sulla distesa di tetti rossi
Quasi nessuno si perde le due torri di Bologna: la Torre degli Asinelli, alta e imponente, e la Torre Garisenda, leggermente inclinata. Sono simboli riconoscibili della città e testimonianze della cultura medievale delle torri italiane.
Sono salito sulla Torre degli Asinelli in una mattina fresca, quando i turisti erano pochi e l’aria era limpida. La torre conta 498 gradini, con scale di legno strette e ripide, ma ogni tratto ha finestre per respirare e ammirare il panorama. Dall’alto, a 97,2 metri, tutta Bologna si apre sotto di me: un mare di tetti rossi, la valle del Po in lontananza e gli Appennini all’orizzonte, uno spettacolo che lascia senza fiato.
Consiglio: sali all’alba o poco prima del tramonto, la luce è più morbida e perfetta per le foto. Prenota l’ingresso in anticipo.
2. Santuario di San Luca e il portico più lungo del mondo: un pellegrinaggio sotto gli archi
Se c’è un percorso a piedi che racchiude l’anima di Bologna, è la lunga passeggiata coperta dal portico che conduce al Santuario di San Luca.
Questo portico misura 3,8 chilometri e ha 666 archi continui, partendo da Porta Saragozza e salendo fino al santuario in cima alla collina. Non è solo un passaggio, ma un patrimonio culturale e simbolo spirituale. Molti locali scelgono di percorrerlo in giorni speciali come forma di devozione.
Quel giorno pioveva leggermente, ma il portico mi ha protetto completamente. Lungo il cammino ho incontrato statue, affreschi e piccole cappelle dedicate, tutto immerso in un’atmosfera solenne e raccolta. Arrivato in cima, il santuario si presentava calmo e imponente; da lì si vedeva Bologna distendersi sotto le nuvole come addormentata.
3. Piazza Santo Stefano e le Sette Chiese: un puzzle religioso misterioso
Piazza Santo Stefano non è la più grande di Bologna, ma forse la più elegante. Circondata da edifici in mattoni rossi e pavimentata con ciottoli, su un lato si trovano le famose “Sette Chiese”, un complesso di edifici sacri collegati.
Le sette chiese sono nate in epoche diverse e formano un insieme unico. La mia preferita è la chiesa di Santo Croce, con il suo cortile che richiama atmosfere bizantine, colonne ruvide e pavimenti coperti di muschio, come se potessi tornare indietro nel tempo a un antico pellegrinaggio.
Qui i turisti sono pochi, e si può godere della luce che gioca tra le navate, perfetto per meditare o scattare foto in tranquillità.

4. Palazzo d’Accursio e Biblioteca Salaborsa: immagini e memoria sotto il balcone
Il Palazzo d’Accursio si affaccia su Piazza Maggiore, nel cuore di Bologna. Molti passano di corsa, senza sapere che al suo interno si nasconde uno spazio ricco di cultura: la Biblioteca Salaborsa.
Situata in una sala di marmo laterale del palazzo, con volte a crociera e corridoi, la biblioteca offre un vero spettacolo visivo grazie al pavimento di vetro che lascia intravedere resti archeologici romani. Ho trascorso un pomeriggio lì, leggendo e sorseggiando un caffè, osservando chi studiava silenziosamente, vivendo così la quotidianità bolognese.
Non perdere le mostre fotografiche e le proiezioni multimediali lungo il porticato esterno, che raccontano storia locale e vita cittadina con un perfetto mix di informazione e bellezza.
5. Finestrella di Via Piella: il piccolo e romantico scorcio veneziano
Camminando per Bologna, difficilmente penseresti che un tempo la città fosse solcata da molti canali. Oggi quasi tutti sono stati coperti, ma c’è una “finestra segreta” che li mostra ancora.
Questa finestrella si trova in Via Piella, è una piccola apertura di legno nella parete che si può aprire per ammirare un canale stretto, circondato da vecchie case dai colori caldi, che ricorda molto Venezia.
È un piccolo angolo, che si visita in pochi minuti, ma ci sono stato due volte: una mattina silenziosa e un’altra sera, quando la luce aranciata si rifletteva sull’acqua. Ogni volta mi ha lasciato una sensazione diversa e intensa.
6. Archiginnasio e Teatro Anatomico: la saggezza della città universitaria
L’Università di Bologna, fondata nel 1088, è la più antica d’Europa. Uno degli edifici più rappresentativi è l’Archiginnasio.
Entrando si respira un’atmosfera accademica intensa. Le pareti sono ricoperte di stemmi, scudi e simboli delle famiglie di docenti e studenti che qui hanno studiato. La vera meraviglia è il Teatro Anatomico, una struttura esagonale in legno, con un tavolo di marmo al centro per le dissezioni e gradinate tutt’intorno.
Qui, secoli fa, i medici insegnavano l’anatomia pubblicamente. Mi sono fermato in piedi sul palco e ho chiuso gli occhi, immaginando le voci silenziose degli studenti intenti ad ascoltare.
7. MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna: sperimentazione e avanguardia oltre i mattoni rossi
Se pensi che Bologna sia solo storia e antichità, il MAMbo ti stupirà con la sua energia contemporanea. Questo museo d’arte moderna si trova in un’ex area industriale, e conserva all’esterno l’aspetto rustico della vecchia fabbrica, mentre gli interni sono completamente rinnovati e accolgono spazi espositivi luminosi e moderni.
Le esposizioni coprono un’ampia gamma di linguaggi artistici, dalle installazioni multimediali agli audiovisivi, con opere di artisti italiani e internazionali che spesso sfidano le convenzioni. Durante la mia visita c’era una mostra molto interessante sul rapporto tra corpo e città, in cui luci, specchi e suoni creavano un ambiente quasi surreale e altamente coinvolgente, capace di far riflettere sul nostro modo di vivere lo spazio urbano.
Il museo ospita anche un caffè dal design molto trendy, dove ho passato diverse ore a scrivere, rivedere le foto del viaggio e lasciarmi ispirare dall’atmosfera creativa che si respira in ogni angolo.
8. Basilica di San Francesco e il cimitero segreto: dialoghi con la storia in silenzio
La Basilica di San Francesco è una delle gemme meno conosciute di Bologna, un luogo che emana una bellezza discreta e un’atmosfera di profonda tranquillità. La sua architettura gotica è raffinata e sobria, e nel cortile antistante si trova un piccolo cimitero a cielo aperto, circondato da colonne antiche e alberi secolari che offrono una piacevole ombra.
Sono arrivato lì in un pomeriggio di sole, quando i raggi filtravano tra le foglie creando giochi di luce sulle lapidi, rendendo l’ambiente ancora più magico e contemplativo. Alcuni anziani leggevano tranquillamente il giornale sulle panchine, mentre qualche piccione volava leggero, contribuendo a un’atmosfera di pace quasi irreale in mezzo al caos cittadino.
Questo luogo non è mai affollato dai turisti, e lo consiglio caldamente a chi cerca una pausa di silenzio e riflessione, un momento per dialogare con la storia e sentire il respiro profondo di Bologna lontano dalle folle e dal rumore.
9. Libreria Coop Ambasciatori e Mercato dei Libri Antichi: un labirinto di conoscenza e curiosità

La Libreria Coop Ambasciatori, in Via degli Orefici, è un’eccellente spazio culturale. Al piano terra c’è una grande libreria, sopra un bar con atmosfera rilassata e al piano superiore spesso si tengono conferenze e mostre.
La sorpresa più grande però l’ho trovata al vicino Mercato dei Libri Antichi, dove venditori espongono libri, mappe e cartoline d’epoca. Ho trovato un’antica guida turistica di Bologna dei primi del ‘900, con la copertina ingiallita ma i testi ben leggibili, un vero tesoro che ho voluto portare con me.
10. L’angolo della colazione italiana: iniziare la giornata “in piedi al bancone”
L’ultimo angolo non è segnato sulle mappe, ma esiste in ogni mattina bolognese, nei bar agli angoli delle strade.
I bolognesi amano il caffè, e lo bevono in modo veloce, efficiente, ma con un tocco di ritualità. Al bancone si prende un espresso o un cappuccino, accompagnato da un cornetto, ed è il modo migliore per iniziare la giornata. Il mio preferito è Café Terzi, dove il caffè è intenso e il proprietario ama scambiare due chiacchiere sul tempo, il calcio o le notizie.
Questi piccoli angoli non sono spettacolari, ma ti aiutano a entrare nel ritmo e nella quotidianità di Bologna.
Nel silenzio tra i mattoni rossi, il tempo trova la sua temperatura
Bologna è probabilmente la città italiana meno “appariscente” che abbia mai visitato, ma anche una delle più memorabili. Non urla la sua bellezza, ma ti cattura piano piano, con ogni passo sotto gli archi, ogni angolo nascosto, ogni suono di campane o violino di strada.
Se stai per entrare in questa città di mattoni rossi, porta con te questi 10 angoli. Forse non li troverai in tutte le guide turistiche, ma ti rimarranno dentro molto più a lungo di molti monumenti famosi.